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Passioni chimiche

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Anno: 2011 Isbn: 978-88-6396-143-0 Pagine: 160

Una poesia viscerale, ‘chimica’ e sublime, che fa della tradizione l’aratro scintillante con cui seminare il campo desolato dell’oggi, alla ricerca di significati, passioni e speranze che tardano a fiorire nella loro incomunicabilità. Il presente è una trave che scricchiola, è una partita a carte in cui si scarta per non essere scartati, è un pugno di baci antichi, una rassegna di sogni più reali della vita. E se i poeti si ostinano a trattenere la luna con funi di seta, impresa più grande di loro, e il silenzio è solo una parola tra le tante, la poesia riesce ancora a descrivere l’ineffabile, l’assoluto dell’esistenza. Dalla classicità che riscopre ironica se stessa rivivono divinità e personaggi mitologici: ecco che il passato irrompe vitale nell’oggi e le forme metriche e i contenuti sono vessilli di rinnovata libertà. Finalmente una nuova forma poetica sicura del proprio retroterra e del proprio futuro.
Le liriche di Andrea Baltieri hanno il coraggio di criticare la filosofia odierna, si fanno beffe del tentativo inutile di estrapolare nuovamente un’espressione classica nel nostro tempo e propongono una visione del pensiero occidentale strizzando l’occhio all’arte poetica orientale, attraversando fulminee le più insolubili problematiche sull’esistenza umana come una stoccata dritta al cuore.

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