Anno: 2018 Isbn: 978-88-3292-167-0 Pagine: 72
Montale è da sempre un poeta le cui occorrenze biografiche appaiono solidamente ripartite su tre precisi segmenti cronotipici: quello genovese-monterossino, quello fiorentino e quello milanese.
In realtà le coordinate culturali ed esistenziali del grande poeta ligure rimandano anche a un quarto e più preciso ambito territoriale: quello più propriamente spezzino, lunigianese e apuano, sinora quasi del tutto trascurato dalla critica e dai biografi. Eppure, parlando di Montale, tale specifico territorio non sembra facilmente eludibile: è lo stesso poeta, infatti, a dichiarare senza mezzi termini la propria origine “apuana” e luoghi e cantori della Lunigiana (primo fra tutti Ceccardo Roccatagliata Ceccardi) sono conseguentemente evocati in molti passi nella sua opera.
I due saggi qui raccolti intendono appunto fornire un punto di vista pressoché inedito sul Montale che ha vissuto e respirato nell’atmosfera particolare delle terre comprese fra Liguria e Toscana, offrendo un’ampia ricognizione sul Montale “lunigianese” e preziose testimonianze – tratte dal diario tutt’ora inedito di Giorgio Zampa – sui periodi di vacanza trascorsi ai piedi delle Apuane.